Trittico

Trittico dell'uomo ricco

La storia di Dio è spesso raccontata nelle vicende di esseri umani: lo stesso Gesù è la parabola vivente di Dio, l'icona di Dio e della sua passione per l'uomo. Alcuni personaggi delle parabole vengono interpretati direttamente da Gesù come figure (molto sbiadite) del Padre: un esempio tratto dal vangelo di Luca è la parabola del giudice che accondiscende alla richiesta di giustizia della vedova solo per togliersela di torno (Lc 18,2): ciò che gli uomini sono in grado di realizzare per puro calcolo, Dio lo realizza prontamente e senza alcun tornaconto personale.

Nel tentativo di condurre i suoi uditori verso la logica di Dio Gesù ha raccontato tre parabole che hanno come protagonista “un uomo ricco”; queste parabole si possono incorniciare in un trittico dove nei pannelli laterali ritroviamo il ricco stolto e il ricco Epulone mentre la scena centrale è dominata da una delle figure più difficili da interpretare: quella dell'amministratore, forse a torto definito “disonesto”, che crea enorme imbarazzo quando, nel finale, viene lodato dal suo ricco padrone!

Nel linguaggio pittorico del trittico i pannelli laterali ospitano i personaggi minori che concentrano l'attenzione sulla figura centrale. Se si dispongono le tre parabole in ordine cronologico il pannello centrale tocca alla parabola dell'amministratore; è sicuramente casuale, ma è di buon auspicio: la parabola merita un supplemento di attenzione!

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